A Canicattì la tradizione vuole che il Venerdì Santo si prepari la pasta alla "Milanisa" con i "finucchieddri di campagna" e sarde, condendoli con la “muddricata”, cioè con il pane grattugiato fritto.
Un pranzo veloce per poter andare a vedere la processione di Gesù Nazareno che esce infatti alle ore 14:30 dalla Chiesa di S. Diego per raggiungere piazza IV Novembre dove una gran folla attende il toccante incontro con i tre simulacri: l'Addolorata, S. Giovanni e S. Maria Maddalena.
L'Addolorata, vedendo Gesù carico della croce gli corre incontro; molto suggestiva e commovente è la corsa della Madre che viene inscenata dai componenti del comitato dell'Addolorata; poi è la volta del simulacro di S. Giovanni e ancora dopo della Maddalena.
Subito dopo la processione riparte verso il Calvario; qui avviene lo scambio del Gesù Nazareno con il Cristo Morente che si trova sotto la cappella del Calvario e dopo una omelia dell'Arciprete ha luogo la Crocifissione ad opera di due giovani del Comitato del Cristo; una volta il rito della Crocifissione veniva svolto da due sacerdoti in cotta e stola.
Ai piedi della croce vengono sistemati i simulacri dell'Addolorata, di S. Giovanni e della Maddalena, mentre la folla che ha assistito alla crocifissione si scioglie per raggiungere le parrocchie poter assistere alla solenne funzione dell'"Adorazione della Croce".
- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal web.
- Foto tratte dal sito "La Settimana Santa a Canicattì".










